Quest'ultimo percorso proposto da Promocultura, Associazione di guide di Mesagne che con tutta la loro passione e la loro capacità mi hanno fatto viaggiare nel corso dei secoli, e da IAT Mesagne, mi ha portato oggi lungo la necropoli di Mesagne, venuta alla luce solo da pochi anni durante alcuni scavi eseguiti nel centro storico della città, non lontano dal Castello.
Oltre alla necropoli si può ammirare un complesso archeologico
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Ph Jovanka Ignoni |
piu ampio che ci permette di ricostruire l'intera storia dei messapi fino all'arrivo dei romani.
In seguito a studi e scoperte, sapevamo che Mesagne (considerata tra le più importanti citta messapiche). esisteva dal 6 sec A.C., ma con questi scavi, i cui lavori sono avvenuti tra il 1996 al 2000 nell'area tra Via Albricci, Vico Quercia e Via castello, si è potuto riscrivere la storia quindi si scopri la sua nascita già dal 8 Sec A.C.
Quì a Mesagne sono le uniche testimonianze tra tutto il salento presenti nel centro urbano,e vi giunsero i primi colonizzatori perchè era considerata strategica per la sua posizione.
Ci sono testimonianze relative ad insediamento japigio, riferentiesi all'età del ferro, precedente al messapico; solo alla fine dell 8 Sec A.C.. arrivarono a Taranto i greci da Sparta e quindi furono molto influenti e diedero il nome "Messapia" al salento perchè terra dei due mari.
Con questi scavi sono state rinvenute delle "stele" in pietra leccese con raffigurate oggetti in bassorilievo (copie riprodotte e presenti all'interno del museo) che rappresentavano le tombe di personalita importanti che non avevano una sepoltura in terra,come usanze dell'epoca, ma venivano incenerati e i loro resti sparsi.
Infatti non è stata trovata nessuna tomba tranne quelle dei bambini che invece venivano messi nei pytos, recipienti utilizzati per seppellirli o all'interno della capanna o nelle vicinanze per essere vicini l'affetto della famiglia.
Nella necropoli, che è del 4 sec A.C. si posssono scorgere 6 tombe, in una sono stati trovati 2 scheletri, uno di un uomo grande con maschera di creta e l'altra di un bambino e il corredo funerario sistemato intorno (reperti che si possono ammirare nel nostro museo).
Altre 2 tombe invece presentano un ripostiglio esterno dove si accantonavano i resti dei defunti precedenti con tutti i loro corredi, mentre un altra tomba aveva una porticina di pietra come se fosse la tomba dell'aldilà.
Insomma questo viaggio dentro un epoca inimmaginabile per noi, ci ha fatto assaporare un pomeriggio freddo ma intenso di emozioni come potete vedere da queste foto.
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Necropoli di Mesagne - Ph Jovanka Ignoni |
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Museo - Reperti rinvenuti dagli scavi - ph Jovanka Ignoni |
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Museo - Reperti rinvenuti dagli scavi - ph Jovanka Ignoni |
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