Benvenuti nel mio blog

Benvenuti nel mio blog

Pages

mercoledì 27 maggio 2015

Monte S.Elia - un paradiso nelle murge tarantine

Addentrarsi nel Bosco o Oasi del Monte S.Elia (un Oasi del WWF dal 1995),nome dato dai seguaci di Ghandi, ti fa perdere la cognizione e ti affascina lasciandoti ispirare dalla bellezza del luogo per la sua spiritutalità, per i suoi colori di primavera e per i suoi mille profumi emanati dal timo, ginepro, rosmarino e da una miriade di piante e fiori che si possono scorgere mentre percorri i suoi sentieri, stimolando estasi, meraviglia, gioia, sorpresa, pace e serenità.

Il Bosco (che comprende circa 100 ettari  di cui 70 ettari di quercie e alberi di pino d'aleppo), che si trova vicino Massafra, nel territorio tarantino, fu donato al WWF dalla Comunità dell'Arca,costituita da un disceepolo di Ghandi, pugliese di nascita,un certo Lanza di Vasto, nel 1948, e che abitarono quì sul Monte S.Elia per circa 15 anni.

I seguaci avevano lo scopo di ricercare e sperimentare  un nuovo modello di educazione alla pace, alla lotta per la giustizia, alla ricerca religiosa, alla salvaguardia del creato, secondo uno stile di vita semplice, privo di discriminazioni e improntato sull' accoglienza del prossimo
L’oasi comprende una parte della vecchia masseria costituita anche da un complesso di 17 "coni" o   trulli costruiti intorno al XVII secolo. Alle spalle dei trulli sono presenti alcuni “jazzi”, che sono tipici recinti per animali realizzati in pietra a secco, recinti tipici della nostra zona .

Il bosco è percorso da sentieri che permettono di scoprire i diversi aspetti archeologici e paesaggistici, come per esempio la dolina.,conca chiusa, fenomeno carsico costituito da fessurine nel terreno che è molto permeabile e pertanto l'acqua non staziona maii. Si capisce che è una dolina dalla disposizione dalle pareti scoscese e dal  tipi di vegetazione primitiva, molto semplice.. ed è tipica del paesaggio della Murgia

Nell'oasi  vengono custodite cinque specie floristiche paleoegeiche, presenti sul territorio pugliese grazie ai collegamenti con la penisola balcanica, verificatisi nel Miocene, cioè ben 20 milioni di anni fa.
Si tratta della campanula versicolor, del raponzolo meridionale, della salvia triloba, del salvione giallo e della quercus trojana, più conosciuto con il nome di fragno.

Dall' altezza dei suoi 450 mt, dal monte si può scorgere un panorama da mozzafiato, ammirando il Golfo di Taranto con le sue isole di S.Pietro e S.Paolo, o addirittura le miontagne della Basilicata con il suo Pollino o della Sila.

Insomma è una ricchezza che dovremmo scoprire per conoscere meglio il nostro bellissimo territorio che è una agglomerato di luoghi magici che i più non conoscono affatto.

Per info contattare WWF Trulli e Gravine
Tel. 3206067922
Email: martinafranca@wwf.it
oppure uno dei Responsabili dell'Oasi Massimo Scarinci








 

Blog segnalato su:

 
Blogger Templates